Sicuramente uno degli animali più particolari e unici sul nostro territorio è senza dubbio l'istrice (Hystrix cristata).
Apparentemente goffo, dotato di peli che l'evoluzione ha modificato rendendoli duri e appuntiti per proteggerlo dai predatori, è sicuramente un animale unico e affascinante.
In questo video realizzato tramite fototrappola, vediamo come due istrici che combatto fra di loro probabilmente per competere per qualcosa.
A differenza di quello che pensano molti, l'istrice non è un "parente del riccio" ma sono specie differenti, il primo appartenente alla famiglia degli Hystricidae, mentre il riccio (Erinaceus europaeus) è appartenente all'ordine Eulipotyphla.
Grazie alle testimonianze storiche sappiamo che l’istrice probabilmente è stato introdotto dai romani almeno 2.000 anni fa se non di più, ma reperti fossili provenienti dal Pleistocene (che ha termine circa 11.000 anni fa con l’ultima glaciazione) indicano la presenza di questo animali in Italia forse come popolazioni relitte provenienti dall’attuale Africa Settentrionale.
La parte più caratteristica di questo animale sono sicuramente gli aculei su tutto il dorso dell’animale, di color bianco e nero come avvertimento per i propri predatori.
Molte storie raccontano che quest’animale sia in grado di sparare aculei ma non è così, l’istrice è in grado di rizzarli (grazie alla contrazione dei muscoli sotto la cute, esattamente come a noi viene la cosiddetta pelle d’oca) in caso di pericolo o stress creando una impressionante barriera appuntita. Gli aculei possono essere lunghi fino a 30 cm, mentre gli aculei sulla coda sono modificati, cavi e aperti, perché in caso di pericolo l’istrice fregando e muovendo la coda velocemente è in grado di creare un suono di avvertimento simile a quello dei crotali.
Se vuoi sapere di più sull'istrice vai su: https://simonegiosso.it/blogistrice/
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Val di Vara
Liguria