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Daniele Trucco - Fantasmi al cimitero: un’apparizione misteriosa (pareidolia?)

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Daniele Trucco

Vedi anche    • Fragment of a horror movie soundtrack...  
Un classico caso di pareidolia capitato in un grande cimitero.
Audio, musica e video di Daniele Trucco

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Scattai questa foto in un grande cimitero poiché rimasi impressionato dalla lunghezza infinita di una galleria destinata agli ossari e dalla cura con cui era tenuta.
Tempo dopo scoprii che esisteva un’App apposita per manipolare le fotografie digitali e inserirvi GIF animate o sovrapposizioni di altre fotografie così da far sembrare reale anche l’apparizione di un fantasma.
Il corridoio del cimitero si prestava bene alla prova e, scaricata l’App, in pochi minuti il gioco riuscì alla perfezione: si può notare come l’immagine originale perda di nitidezza poiché viene ‘sbiadita’ a favore della sovrapposizione dell’elemento che si vuole aggiungere. Nello specifico sovrapposi un’immagine di fantasma preconfezionata.
Fatto ciò incominciai a ingrandire quello che avevo ottenuto per valutarne il risultato ma, quando mi concentrai sullo spettro fui notevolmente sorpreso dal notare il volto di un uomo apparire sotto il suo avambraccio destro.
Il fenomeno è conosciuto in ambito scientifico come ‘pareidolia’ cioè la tendenza del nostro cervello a ricondurre immagini non del tutto chiare a forme note, come volti e oggetti di uso comune. Un caso classico è quello, tanto caro ai bambini, di voler vedere nelle nuvole forme o volti; anche il nome delle costellazioni può derivare da una forma particolare di pareidolia, più simile al Dot to Dot, quel gioco che consiste nell’unire i punti su un foglio per generare immagini nascoste. E ancora. Avendo la fortuna di poterlo ammirare tutti i giorni da casa mia, non posso non citare un emblematico caso di pareidolia applicato alla toponomastica delle Alpi Cozie: il Monviso, la vetta conosciuta nelle nostre valli come il “Re di pietra”.
Esiste anche una pareidolia acustica, di nuovo molto in voga anche tra gli esoteristi, che consiste nel captare parole di senso compiuto in rumori casuali o registrazioni fatte suonare al contrario. Anche se può sembrare affine, non si confonda questo tipo di pareidolia con la psicofonia, fenomeno in un certo senso speculare a quello dell’apparizione di volti sulle fotografie: con la psicofonia ad apparire sui nastri magnetici sono voci non presenti all’atto dell’incisione; le voci però ci sono effettivamente e ‘parlano’ in lingue conosciute (e non) o cantano.
Tornando alla mia fotografia e alla sua manipolazione digitale, anche se la cosa può naturalmente lasciare sorpresi, a una acuta osservazione si noterà come la disposizione dei fiori sulle lapidi e il contorno dei bordi di marmo creino l’effetto ottico utile a dipingere i capelli, gli occhi e il naso di un misterioso sconosciuto.
Ho provato come conclusione dell’esperimento a montare un breve video in cui vengono riassunti i punti essenziali di questo articolo e l’ho caricato sul mio canale Youtube: dai commenti (a parte i soliti insulti di rito) si evince in piccolo la consueta dicotomia tra quelli che hanno compreso il gioco e quelli che, non ostante l’evidenza, non vogliano ammettere l’inconsistenza della fotografia. Essendone io l’autore devo però ribadire che anche in questo caso, forse unico nel suo genere, non è possibile parlare di fotografia spiritica ma piuttosto di lettura a posteriori di un fenomeno dettato dalla combinazione di fattori estranei tra loro.

#danieletrucco #cemetery #fantasmi #ghost

Scheda tecnica: Clavia Nord Stage, Roland JX8P, Korg Triton, Fireface 800, AKG C3000, Roland RD300, Logic Pro, Pianoforte a coda Schiedmeyer, Proteus.

posted by Ihlazokr